Un Tutor Psicoeducativo per aiutare bambini/ragazzi con ADHD, le loro famiglie e la scuola

 images (9)CHI E’ IL TUTOR PSICOEDUCATIVO: non-ho-voglia-di-studiare

L’ADHD, soprattutto se associato a Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) e a Disturbi del Comportamento, causa compromissioni funzionali nel bambino e nell’adolescente. In particolar modo emergono difficoltà nei processi di apprendimento e nella vita di relazione a causa dell’impulsività e dei deficit nell’attenzione, nell’organizzazione e nell’autoregolazione. L’intervento psicoeducativo è una delle azioni attraverso cui si può far fronte a queste difficoltà. Un intervento di tutoring, compiuto da un operatore formato sulla specificità del disturbo, è efficace nei diversi contesti di vita del bambino e del ragazzo, in funzione delle carenze e delle risorse emerse dal profilo diagnostico.

La specifica professionalità del tutor è caratterizzata dall’acquisizione di strumenti utili per supportare bambini e ragazzi con ADHD. Ciò gli permetterà di accompagnare il bambino/adolescente nei diversi ambiti di intervento, diventando una figura in grado di seguirlo attraverso una relazione incisiva costruita grazie al colloquio psicoeducativo, il monitoraggio degli apprendimenti, il supporto all’organizzazione dei comportamenti e l’insegnamento delle abilità sociali utili a migliorare le amicizie. A tal fine è necessario acquisire la conoscenza delle peculiarità dell’ADHD, delle sue comorbilità e delle implicazioni nella vita quotidiana, la padronanza di strumenti e tecniche utili a sostenere la vita scolastica, familiare e sociale.

Dott.ssa Laura Giarrusso

Psicologa Comportamentale e Cognitiva Applicata (iscritta all’albo con n.11596), Pedagogista, esperta in Neuropsicologia in Età Evolutiva.

Via Buniva 14 Pinerolo (To)

tel. 3334913465   dottoressalauragiarrusso@gmail.com   www.lauragiarrusso.it

Tecnico in collaborazione con Associazione Famiglie ADHD  Piemonte (https://www.adhdpiemonte.it/)

UNA BASE SICURA PER FUTURI ADOLESCENTI AUTONOMI E SICURI DI SE’

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Adolescenza

L’adolescenza è una fase della vita complessa, in quanto rappresenta il periodo di transizione dalla fanciullezza all’età adulta. Come tale è caratterizzato da dubbi, confusione e forti emozioni, di fronte alle quali spesso ragazzi/e si trovano in difficoltà. È anche vero però che se l’adolescente sa di poter gestire in modo adeguato la situazione in cui si trova a vivere, avrà la possibilità di cogliere le opportunità che gli si presenteranno e di poter scegliere e agire al meglio secondo le proprie capacità e attitudini.

Una base sicura

È per questi motivi che è importante che gli adulti aiutino i bambini a crescere sicuri di sé e delle proprie capacità, fornire una base sicura da cui il proprio figlio possa partire per affacciarsi al mondo esterno e a cui possa ritornare sapendo per certo che sarà il benvenuto, nutrito sul piano fisico ed emotivo, confortato se triste rassicurato se spaventato (Bowlby, 1988).

Il bambino ha bisogno di essere ascoltato e  incoraggiato, valorizzato per le sue qualità personali, così può sviluppare la fiducia in se stesso e proseguire verso la strada dell’autonomia.

Il bambino deve poter imparare sbagliando dai propri errori e affrontando difficoltà; l’adulto lo supporterà per capire come porre rimedio e andare avanti.

Il bambino deve sapere che l’adulto non lo giudica, ma gli è vicino e lo comprende, riconosce le sue emozioni e lo aiuta a gestirle; non si sostituisce a lui ma lo aiuta ad essere autonomo, inizialmente con piccole esperienze fino a quando otterrà quella fiducia per poter fare da solo.

Il bambino diventerà adolescente, sempre più autonomo e sicuro di sé e anche se qualche volta si opporrà ai suoi genitori (come è normale che sia), lo farà perché sta provando a percorrere la sua strada, forte e fiducioso di ciò che ha potuto imparare attraverso il suo percorso di crescita.

Dott.ssa Laura Giarrusso

AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO

Il cambiamento spesso ci spaventa,  ci preoccupa, sia di fronte alle esperienze negative  che a quelle positive.

Se però ci soffermiamo un attimo a pensarci ci rendiamo conto che esso fa parte della vita, della natura. Si nasce, si cresce e si muore, le stagioni durante l’anno cambiano (primavera, estate, autunno, inverno), le ventiquattro ore della giornata sono divise tra giorno e notte.

La stessa famiglia cambia nel ciclo della vita: ogni gruppo familiare passa attraverso una serie di stadi che richiedono dei cambiamenti di ruolo all’interno della famiglia, con processi di adattamento che implicano la capacità di affrontare con successo i compiti specifici di ogni periodo della vita e le difficoltà transitorie che si presentano. Il processo evolutivo che la famiglia compie nel corso degli anni attraverso il passaggio da una fase all’altra, è un processo di continua ristrutturazione della trama dei rapporti tra i componenti della famiglia stessa. Le fasi di passaggio sono quelle più delicate, perché comportano un riadattamento che coinvolge tutti i membri della famiglia, le più cruciali da considerare sono, secondo Carter e Mc Goldrick (“L’intersoggettività della famiglia. Procedure multi-metodo per l’osservazione e la valutazione delle relazioni familiari”, a cura di Silvia Mazzoni, M. Tafà, ed. Franco Angeli, 2016) :

1- la formazione della coppia con il distacco dalle famiglie d’origine,

2- la nascita dei figli con l’assunzione del ruolo di genitori,

3- le progressive fasi di crescita dei figli (dai primi anni all’età scolare),

4- i figli adolescenti e tardo adolescenti,

5- l’uscita di casa dei figli, ormai giovani adulti,

6- la famiglia nella fase del pensionamento e della vecchiaia.

In ciascuno di questi momenti, come pure in tutti i casi di eventi imprevisti che sembrano modificare questo percorso “ideale” (il matrimonio, la nascita di un figlio, il diventare genitore), la famiglia è chiamata ad attivare le proprie risorse per far fronte ai cambiamenti, strutturando un nuovo equilibrio che si manterrà fino alla fase successiva.

Il cambiamento spaventa: cambiare il proprio ruolo o mansione, da figlio a genitore, da dipendente a libero professionista, da studente a lavoratore. E poi ci sono gli imprevisti della vita, a cui non siamo stati preparati, un incidente, una malattia, un abbandono, …

Come fare ad affrontare con maggiore serenità il cambiamento?

Ne parleremo con la dott.ssa Laura Giarrusso (Pedagogista-Mediatore dei conflitti) e la dott.ssa Enrica Gagliardi  (Psicologa-Psicoterapeuta) all’Atelier delle Emozioni Adulti a partire da venerdì 4 novembre ore 20-22 in via Buniva 14 Pinerolo.

INFO E ISCRIZIONI

Dott.ssa Laura Giarrusso: 333.4913465

Dott.ssa Enrica Gagliardi: 338.6604351

SITOPROGRAMMA:

VENERDÌ 04 NOVEMBRE 2016  ORE 20,00-22,00 Così non mi va! … Pensare in modo diverso.

VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2016 ORE 20,00-22,00 Il mio pensiero cambia… Che emozione!?!

VENERDÌ 18 NOVEMBRE 2016 ORE 20,00-22,00 E ora che si fa? …Si cambia!

VENERDÌ 25 NOVEMBRE 2016 ORE 20,00-22,00 Affrontare il cambiamento …Ci riuscirò?