UNA BASE SICURA PER FUTURI ADOLESCENTI AUTONOMI E SICURI DI SE’

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Adolescenza

L’adolescenza è una fase della vita complessa, in quanto rappresenta il periodo di transizione dalla fanciullezza all’età adulta. Come tale è caratterizzato da dubbi, confusione e forti emozioni, di fronte alle quali spesso ragazzi/e si trovano in difficoltà. È anche vero però che se l’adolescente sa di poter gestire in modo adeguato la situazione in cui si trova a vivere, avrà la possibilità di cogliere le opportunità che gli si presenteranno e di poter scegliere e agire al meglio secondo le proprie capacità e attitudini.

Una base sicura

È per questi motivi che è importante che gli adulti aiutino i bambini a crescere sicuri di sé e delle proprie capacità, fornire una base sicura da cui il proprio figlio possa partire per affacciarsi al mondo esterno e a cui possa ritornare sapendo per certo che sarà il benvenuto, nutrito sul piano fisico ed emotivo, confortato se triste rassicurato se spaventato (Bowlby, 1988).

Il bambino ha bisogno di essere ascoltato e  incoraggiato, valorizzato per le sue qualità personali, così può sviluppare la fiducia in se stesso e proseguire verso la strada dell’autonomia.

Il bambino deve poter imparare sbagliando dai propri errori e affrontando difficoltà; l’adulto lo supporterà per capire come porre rimedio e andare avanti.

Il bambino deve sapere che l’adulto non lo giudica, ma gli è vicino e lo comprende, riconosce le sue emozioni e lo aiuta a gestirle; non si sostituisce a lui ma lo aiuta ad essere autonomo, inizialmente con piccole esperienze fino a quando otterrà quella fiducia per poter fare da solo.

Il bambino diventerà adolescente, sempre più autonomo e sicuro di sé e anche se qualche volta si opporrà ai suoi genitori (come è normale che sia), lo farà perché sta provando a percorrere la sua strada, forte e fiducioso di ciò che ha potuto imparare attraverso il suo percorso di crescita.

Dott.ssa Laura Giarrusso

Educare all’affettività nell’era di tablet e smartphone

affettività

Affettività e nativi digitali

Sempre più le nuove generazioni utilizzano nella quotidianità  strumenti tecnologici, dove tablet e soprattutto smartphone dominano, evidenziando nuove complessità che si inseriscono come parte attiva nelle relazioni e nella sfera affettiva.

Lo  smartphone diventa, soprattutto tra  preadolescenti e adolescenti uno strumento indispensabile e personale per essere in contatto con il mondo in tutte le sue parti (amicizia, amore, cultura, comunicazione, …).

Si tratta di un cambiamento che coinvolge tutti e la FAMIGLIA ne è strettamente coinvolta. Il grande utilizzo di strumenti tecnologici da parte di bambini e ragazzi  può creare ai genitori una sorta di disagio, preoccupati su come poter continuare a svolgere un ruolo educativo ed affettivo capace di sintonizzarsi con la realtà dei figli. I genitori (ma anche gli insegnanti) si trovano a crescere e educare i cosiddetti nativi digitali, che spesso utilizzano computer, tablet e smartphone in modo naturale e veloce, ma anche con poca responsabilità e tanta incoscenza. Le tecnologie sono molto utili e possono agevolarci positivamente in molti ambiti, ma se mal gestite possono comprometterne aspetti emotivi, affettivi e cognitivi.

E’ importante accompagnare i bambini nella scoperta del mondo digitale aiutandoli nel tempo ad acquisire gli strumenti conoscitivi utili affinché, crescendo, possano imparare ad utilizzare computer, tablet e smartphone in modo utile e responsabile.

Di tutto ciò si parlerà nell’incontro che si terrà lunedì 8 maggio dalle ore 20,30 alle ore 22 in via Buniva 14 Pinerolo.

Affronteremo inoltre come comprendere le reazioni emotive dei nostri figli e il loro mondo affettivo; le trasformazioni del corpo, le implicazioni nella vita sociale e il raggiungimento di una vita sentimentale consapevole. Si condivideranno e ricercheranno strumenti di supporto educativo utili in questo mondo digitale.

Il costo è di 10 euro a partecipante, per iscriversi basta inviare una mail a giarrussolaura@libero.it o  un messaggio al 3334913465 (sms o whatsapp) entro venerdì 5 maggio 2017.

Dott.ssa Laura Giarru­sso
Pedagogista  Anpe
Mediatore dei conflitti familiari e interpersonali Aimef
Tutor psicoeducativo ­a sostegno di minori con ADHD-DSA-DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO
Via Toscanini 62­  10064 Pinerolo (To)­

Via Cravero 62 Pinerolo (To)­
333.4913465­ giarrussolaura@libero­.it
www.lauragiarrusso.it

EMOZIONI: RICONOSCERLE PER GESTIRLE

BAMBINI ED EMOZIONI

Spesso tendiamo a vedere l’età dell’infanzia come un periodo felice e spensierato, senza problemi. Pensiamo al bambino dicendoci “Beato lui/lei che non ha ancora pensieri e preoccupazioni.”

In realtà non sempre è così, anche i bambini si trovano a fare i conti con alcune frustrazioni e sofferenze: può essere per la nascita di un fratellino, la separazione dei genitori, la relazione con i genitori, le difficoltà scolastiche o la difficoltà ad ambientarsi in una scuola, i problemi con i compagni o con l’insegnante, la mancanza di una persona cara, un trasloco, …

A volte facciamo fatica a rendercene conto, non per indifferenza di fronte al loro disagio, ma perché per i bambini è complesso esprimere verbalmente le loro emozioni e spesso non riescono neppure a riconoscerle.

L’IMPORTANZA DI RICONOSCERE LE EMOZIONI

È importante che gli adulti imparino a riconoscere i segnali di richiesta d’aiuto del bambino:

irritabilità, difficoltà del sonno, enuresi notturna, aggressività, scarsa autostima, … sono alcuni esempi di come questi segnali possono manifestarsi.

Inoltre è importante che i bambini stessi per poter star meglio siano educati a riconoscere e a gestire le proprie emozioni, ma come?

Innanzitutto dobbiamo aiutarli a verbalizzare le loro emozioni così che possano imparare a identificarle. È importante osservare e ascoltare il bambino così da poter captare eventuali segnali, comunicare chiedendogli cosa stia provando in un determinato momento: “Sembri arrabbiato, cosa forse perché il tuo amico non ha voluto giocare con te?”, “Sembri triste, è perché la mamma non è venuta a prenderti a scuola?”, “Oggi sembri proprio felice, è perché domenica andiamo in gita tutta la famiglia?”, “Sei contenta perché ha preso un bel voto nella verifica?” …

Insieme, attraverso il dialogo, l’ascolto e il gioco, possiamo imparare a riconoscere le emozioni, nostre e degli altri. Solo dopo averle riconosciute possiamo pensare di imparare a gestirle.

Saper riconoscere e gestire le proprie emozioni è il primo passo per star bene e crescere bene.

“L’ATELIER DELLE EMOZIONI GENITORI – FIGLI”

Piccoli spunti pratici, utili per IMPARARE con i nostri bambini a riconoscere le emozioni saranno presentati durante il laboratorio pedagogico “L’ATELIER DELLE EMOZIONI GENITORI – FIGLI” sabato 26 novembre ore 14,30-16,00 in via Buniva 14 Pinerolo. Si tratta di un primo passo di un percorso pedagogico che possa dare a genitori e figli   input utili per riconoscere e gestire le EMOZIONI e contemporaneamente sia capace di sviluppare la loro sensibilità empatica nei confronti degli altri.

EMOZIONI GENITORI_FIGLI_novembre

Dott.ssa Laura Giarrusso